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Investire in Cartolarizzazioni: ETF, Fondi e Altri Strumenti Quotati

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  Le cartolarizzazioni – strumenti finanziari nati per trasformare crediti in titoli negoziabili – non sono solo strumenti per le banche, ma anche un’interessante opportunità di investimento per privati e istituzionali. Ma come vi si può accedere? La risposta sta in ETF, fondi comuni e strumenti quotati che raccolgono esposizione a questi titoli. 🔍 Cos’è una Cartolarizzazione? Si tratta della trasformazione di crediti (mutui, prestiti, leasing, ecc.) in titoli obbligazionari negoziabili sui mercati. I titoli cartolarizzati più comuni sono: MBS (Mortgage-Backed Securities) – basati su mutui ipotecari ABS (Asset-Backed Securities) – basati su prestiti al consumo, carte di credito, auto, ecc. CMBS (Commercial Mortgage-Backed Securities) – su mutui immobiliari commerciali 🧭 Come Investire in Cartolarizzazioni 1. ETF (Exchange Traded Funds) Gli ETF sono una delle vie più semplici per avere esposizione a titoli cartolarizzati. Offrono diversificazione, liquidit...

Cos'è l'Arbitraggio nei Mercati Finanziari?

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  L’arbitraggio è una strategia finanziaria che sfrutta le inefficienze dei mercati per ottenere un profitto senza assumere (in teoria) alcun rischio. In pratica, si acquista un bene in un mercato dove è sottovalutato e lo si vende simultaneamente in un altro mercato dove è sopravvalutato, incassando la differenza di prezzo. Questa strategia si basa sul principio che lo stesso asset (ad esempio un’azione, una criptovaluta o una valuta) possa avere prezzi diversi in mercati diversi per brevi momenti di tempo. Con operazioni rapide, gli arbitraggisti colmano queste discrepanze e guadagnano sullo “spread” di prezzo. Chi Usa l’Arbitraggio? L’arbitraggio viene sfruttato principalmente da: Istituzioni finanziarie : banche d’investimento, hedge fund e market maker che dispongono di algoritmi ad alta frequenza per eseguire migliaia di operazioni al secondo. Trader professionisti : con accesso a piattaforme di trading avanzate e a diversi mercati contemporaneamente. Cripto-tra...

MercadoLibre: il colosso digitale che ha reinventato l’economia dell’America Latina

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  Nel panorama globale dell’economia digitale, MercadoLibre rappresenta un caso unico: è l’unica grande piattaforma tecnologica nata in America Latina capace di competere, per impatto e scala, con i giganti statunitensi e asiatici. Fondata nel 1999 in Argentina, l’azienda è oggi il più grande ecosistema di e-commerce e servizi fintech dell’intero continente sudamericano, con una presenza dominante in Brasile, Messico, Argentina, Cile e Colombia. MercadoLibre non è soltanto un marketplace: è diventata una infrastruttura economica completa , che unisce commercio elettronico, pagamenti digitali, credito, logistica e pubblicità. In molti mercati latinoamericani, la sua piattaforma svolge un ruolo paragonabile a quello che Amazon e PayPal hanno negli Stati Uniti — ma con una profondità di penetrazione sociale spesso ancora maggiore. Dalle aste online all’ecosistema digitale integrato All’inizio MercadoLibre era un sito di aste modellato sull’esempio di eBay. Per anni ha operato ...

PayPal Holdings, Inc.: il gigante dei pagamenti digitali alla prova della nuova finanza globale

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Per oltre vent’anni PayPal è stato sinonimo stesso di pagamento online. Nato come soluzione per facilitare le transazioni su eBay, il gruppo si è trasformato in uno dei pilastri dell’economia digitale globale, con centinaia di milioni di utenti attivi e una presenza capillare in decine di Paesi. Oggi, però, PayPal si trova in una fase di profonda ridefinizione strategica: la concorrenza si è moltiplicata, i margini si sono compressi e il settore dei pagamenti è diventato uno dei più affollati e competitivi del mondo tech-finanziario. La domanda centrale per analisti e investitori è una sola: PayPal è ancora un protagonista strutturale della nuova finanza digitale o rischia di diventare un’infrastruttura “invisibile”, schiacciata tra big tech e fintech emergenti? Dalle origini su eBay a colosso globale dei pagamenti PayPal nasce alla fine degli anni ’90 dalla fusione di due start-up della Silicon Valley. La vera svolta arriva con l’acquisizione da parte di eBay nei primi anni Due...

Netflix vs Disney+ vs Amazon Prime Video vs Apple TV+: chi guida davvero la nuova economia dello streaming?

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  L’economia dello streaming è entrata in una nuova fase: dopo l’epoca dell’espansione incontrollata e dell’acquisizione selvaggia di abbonati, i servizi si trovano oggi a fare i conti con margini, sostenibilità economica e differenziazione strategica . La concorrenza non è più una battaglia per “chi ha più utenti”, ma per chi ha il modello di business più efficiente e una pipeline di contenuti capace di generare valore ricorrente. Di seguito un confronto approfondito tra Netflix, Disney+, Amazon Prime Video e Apple TV+ , ciascuno portatore di una strategia quasi opposta alle altre. 1. Modelli di business: quattro filosofie diverse Netflix – il puro player dello streaming Netflix vive solo di abbonamenti e pubblicità (recentemente introdotta). La sua sopravvivenza dipende dalla capacità di: produrre contenuti capaci di ridurre il churn, ottimizzare il rapporto costi/visualizzazioni, scalare a livello globale. È il modello più rischioso, ma anche il più focali...

Netflix, Inc.: l’impero dello streaming nella sua fase più complessa (e più redditizia)

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  Nel giro di due decenni Netflix, Inc. è passata dall’essere un servizio di noleggio DVD per posta a diventare uno dei più influenti protagonisti dell’economia dell’intrattenimento globale. La sua trasformazione è stata non solo tecnologica, ma soprattutto strategica: ha cambiato il modo in cui i contenuti vengono prodotti, distribuiti e monetizzati, costringendo Hollywood, broadcaster e conglomerati media a riscrivere i propri modelli di business. Oggi Netflix è un’azienda matura, ma tutt’altro che statica. La fase che sta affrontando è caratterizzata da un equilibrio delicato tra crescita, consolidamento, diversificazione e controllo dei costi. E la sua traiettoria rimane una delle più osservate dai mercati. Dalla disruption allo status di incumbent globale La prima grande rivoluzione di Netflix fu l’introduzione dello streaming on demand , che spostò l’attenzione dal possesso dei contenuti al loro accesso illimitato. La seconda — forse più radicale — fu la decisione di p...

Adobe Inc.: il laboratorio dove creatività e modello SaaS diventano un impero

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  Nel panorama globale del software, poche aziende rappresentano un equilibrio così solido tra capacità di innovazione, modello di business scalabile e dominio di mercato quanto Adobe Inc. . Fondata nel 1982 nella Silicon Valley, l’azienda è passata dall’essere una pioniera nella gestione dei documenti digitali a diventare un colosso della creatività, del marketing digitale e dell’intelligenza artificiale generativa. Oggi Adobe non solo vende strumenti: vende infrastrutture creative , pipeline di contenuti e capacità di produzione che alimentano interi segmenti dell’economia digitale. Una trasformazione che ha cambiato l’intero settore software Il passaggio di Adobe dal modello “boxed software” al modello subscription-based (SaaS) è stato uno dei più audaci della storia del software. Quando nel 2013 l’azienda lanciò Adobe Creative Cloud , abbandonando la vendita tradizionale di licenze perpetue, molti analisti considerarono la mossa rischiosa. Dieci anni dopo, Creative Cloud è...

Intel Corporation: il gigante che si reinventa in mezzo alla guerra dei chip

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  Intel non è solo una marca: è stata per decenni il termometro dell’industria dei semiconduttori. Ma l’ultima parte della sua storia recente assomiglia più a un “romanzo industriale” che a una semplice stabilità aziendale. Tra ambiziosi piani di rilancio, scossoni al vertice e la battaglia per il dominio nei chip per intelligenza artificiale, la compagnia sta tentando di trasformare la propria eredità in un nuovo modello competitivo. Questo articolo analizza le mosse strategiche, i numeri più recenti, la concorrenza e i rischi — con lo sguardo sempre sul business e sui mercati. Il punto di svolta: leadership e riorganizzazione Negli ultimi anni Intel ha vissuto una fase di forte ristrutturazione manageriale e strategica. Dopo la guida di Pat Gelsinger — figura che nel 2021 aveva lanciato il piano di trasformazione “IDM 2.0” — l’azienda ha attraversato un cambio di guardia: Gelsinger si è dimesso/è andato in pensione alla fine del 2024, aprendo una nuova fase di leadership e r...

Costco in Europa: il modello americano alla conquista del retail europeo

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L’ingresso e lo sviluppo di Costco Wholesale Corporation nel mercato europeo rappresentano uno dei capitoli più interessanti dell’espansione internazionale del colosso statunitense. Sebbene storicamente più radicato in Nord America e nella regione Asia-Pacifico, Costco sta accelerando il suo investimento sul continente europeo, dove vede un potenziale ancora largamente inesplorato. Presenza attuale in Europa Oggi Costco è presente in pochi ma strategici Paesi europei: Regno Unito È il mercato più importante e consolidato in Europa: Costco UK rappresenta il primo e principale laboratorio europeo del modello “membership-only warehouse”. La rete supera la trentina di magazzini, con performance solide e una base soci molto fedele. Spagna Entrata nel mercato spagnolo nel 2014, Costco continua ad espandersi, soprattutto nell’area dell’Andalusia e vicino a Madrid. Anche qui la crescita è graduale, ma positiva: la Spagna è uno dei pochi Paesi europei dove il modello warehouse ha ...

Costco Wholesale Corporation: il gigante del “club di magazzino” che ridefinisce il retail

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Profilo aziendale e storia Costco Wholesale Corporation è una delle più grandi catene di magazzini “ membership-only ” al mondo. Fondata nel 1983 (ma le sue radici risalgono al primo Price Club , del 1976), Costco ha costruito il suo successo su un modello basato su bassi margini, alta rotazione delle merci e rapporti stretti con i fornitori. La sede principale si trova a Issaquah , nello Stato di Washington, USA. ( Wikipedia ) Oggi Costco opera centinaia di magazzini (warehouses) distribuiti in numerosi Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Messico, Giappone, Regno Unito, Corea, Australia, Taiwan, Cina, Spagna, Francia e altri. ( investor.costco.com ) Modello di business Il modello di business di Costco è fortemente differenziato rispetto al retail tradizionale: Membership I clienti devono acquistare una tessera per poter comprare nei magazzini: questo crea una base di ricavi ricorrenti. ( Wikipedia ) Le quote di membership generano una parte significativa dei profitti ...